Pubblicato da Alessandro Violante il maggio 26, 2014
Era da un po’ che volevamo vedere Tying tiffany in veste live, ci avevamo già parlato in occasione dell’uscita del suo disco precedente, Dark days, white nights. Nel frattempo, a fine febbraio è uscito il successivo, Drop, che ha ulteriormente dimostrato il modo in cui quello che inizialmente era stato visto come un fenomeno atipico della scena musicale italiana è maturato moltissimo, e questo concerto ne è stato una ulteriore dimostrazione. Rispetto agli esordi l’artista mette a nudo la propria personalità e la propria sensibilità nelle liriche come nell’esibizione. Accompagnata dal suo tastierista, ispirato anch’egli, una delle voci (dal punto di vista vocale/e in capitolo) più internazionali nelle realtà della penisola, e sarebbe il caso di dire mondiale vista la sua recente performance all’SXSW di Austin, Texas, presenta il nuovissimo lavoro al pubblico milanese del Plastic, uno tra i baluardi del panorama alt della città.
Largo spazio quindi ai brani più recenti, com’è giusto che sia, infarciti da qualche brano del più o meno recente passato. Un’esibizione interessante, un’artista che, lo ribadiamo, è cresciuta molto e bene, cosa non comune a tutti, e che ha saputo reinventarsi andando avanti verso la sua strada musicale. Live è ispirata e interagisce con il pubblico con le movenze tarantolate di un’estetica che più che strettamente punk potremmo dire electropunk. Come è possibile anche ascoltare dai brani, Tiff ha cercato una costante evoluzione senza mai fossilizzarsi, e questo è evidente, per cui la sua musica potrebbe bene essere pensata in questi termini. Dopo poco più di un’ora di concerto inizia il live set dei resident e c’è l’occasione di scambiare due chiacchiere con un’artista molto alla mano. Poi ce ne andiamo a riascoltare la discografia.