Pubblicato da Alessandro Violante il novembre 26, 2013
La Svezia sta tornando a manifestare una carica cinica e fredda attraverso un electro deciso a continuare la narrazione della vita e della morte (specialmente della seconda) e dei drammi sociali attraverso la descrizione di processi che portano alla negazione del pensiero umano e della capacità, principio fondante della specie umana, di pensare arbitrariamente. Severe illusion ci offre, in soli otto brani, una perfetta analisi di questa problematica, lucida, senza speranza alcuna di recupero di quella condizione che ci rende, per certi aspetti, unici. Da questo punto di vista c’è il recupero della filosofia old industrial di denuncia senza apparente speranza, di tattica di shock chiaramente di natura europea, shock mentale piuttosto che fisico, che già dalla copertina è possibile comprendere. Un approccio grafico così old school non può non rispecchiarsi in una musica che affonda a piene mani sia nel passato di questa creatura (che già aveva pubblicato un lavoro per la storica Khazad Dum, sia nel primissimo electro industrial europeo. Niente di nuovo sotto il sole, si dirà. Non si tratta certamente di un disco innovativo nè concepito per essere passato nelle radio alternative e nei dancefloor, no, questo progetto lavora per sè stesso e per i paesi del nord europa in cui questo stile è ancora particolarmente apprezzato e sta godendo di nuova vita, e visto l’interesse per il genere non può e non deve passare inosservato il modo in cui il qui presente sintetizza freddamente ritmi scarni, synth e drums per creare atmosfere dure e asettiche che hanno il sapore del libro di storia e di una musica che non è, fortunatamente, destinata a tramontare. Una ennesima dimostrazione che la vecchia scuola (musicalmente parlando) ha ancora molto da dire.
Voto: 9
Label: Complete control productions