Pubblicato da Alessandro Violante il novembre 2, 2014
Ieri si è festeggiato Halloween e, come sempre, questa festa pagana genera molte discussioni, ma nello scrittore rievoca una certa filmografia, magari anche un certo genere musicale, una dark wave di fine anni ’70, quella dei Joy Division, per intenderci, citando il nome principale i cui dischi sono entrati nella leggenda della storia della musica rock.
L’ensemble anconetano Secret sight composto da Matteo Schipsi alla voce, Cristiano Poli alla chitarra, Lucio Cristino al basso e Enrico Bartolini alla batteria confeziona il debut album Day.night.life, un prodotto composto da otto brani estremamente fedeli al genere di appartenenza, seppure evidenzino, soprattutto nella sezione ritmica, un gusto piuttosto groovy e rock assente in altre proposte di questo genere. In particolare stupiscono le intuizioni del batterista, laddove la voce e la chitarra a volte sembrano emulare troppo forzatamente ciò che fu già realizzato tanti anni fa e reiterato con precisione chirurgica fino ad oggi. La lezione dei maestri del genere è qui molto presente e pressante.
Non si può certamente negare che il gruppo abbia delle doti, alcuni giri di chitarra rimangono impressi, come quelli del singolo Earth overflows che, però, assomigliano troppo a quelli di Indelible, ma il genere è questo e c’è ben poco da sperimentare. Life ha un ritmo più cadenzato e così anche Long line, con la chiusura goth rock-romantic affidata a If you turn.
Si tratta di un lavoro di sicura presa tra i fan del genere che non farà gridare al miracolo per originalità ma che accontenterà i fanatici dei tardi 70’s – primi 80’s. Seguaci di Ian Curtis, questo è il disco per voi.
Voto: 6,5
Label: Red cat records