Pubblicato da Alessandro Violante il ottobre 19, 2014
Sono passati sei anni dal disco di debutto degli italianissimi Schonwald, duo ravennate composto da Alessandra Gismondi e Luca Bandini. In Dream for the fall, prodotto dalla label indipendente francese Anywave records, ci sono otto brani minimali e atmosferici costruiti intorno a ritmiche marziali, quasi declamatorie, sulle quali si innestano female vocals volutamente eteree e distanti. Influenzati dal minimal synth, dalla darkwave e, ovviamente, dal maremagnum elettronico anni ’80 e accompagnati da una copertina generativa e old school, il duo viaggia costantemente su ritmi elevati, ponendo le composizioni al di sopra, o sarebbe meglio dire al di fuori, degli schemi ritmici terreni.
Musica sospesa nell’atmosfera, quindi. Musica volatile, ultraterrena, mentale, apolide, che sta ottenendo importanti successi sia in patria (suoneranno insieme ai Keluar il 13 dicembre a Milano) che in Europa, come, ad esempio, in Germania, paese privilegiato per questa tipologia di proposta musicale.
Sei anni in cui i nostri hanno prodotto otto gemme che convincono l’ascoltatore e che lo estraniano dalla realtà. Sebbene non ci siano degli episodi minori, Star rex, Triangle e Lower lovers sono gli episodi in cui le ritmiche minimali e marziali fanno ermegere maggiormente l’atmosfera e l’emozione libera dagli schemi del rock, mentre nella opener e in Deep metals prevale l’influenza più chiaramente darkwave. Se proprio si volesse parlare di facili paragoni, potremmo dire che, alla lontana ma non troppo, il loro sound possa essere assimilato ad alcune produzioni di Tying tiffany, sebbene il succo sia poi parzialmente differente, e ovviamente agli stessi Keluar che quest’anno ci hanno regalato un prodotto davvero interessante, uno dei migliori di questo 2014. Anche questo disco degli Schonwald non scherza affatto.
Aspettando la loro prova live, ve li raccomando.
Label: Anywave records
Voto: 7,5