Pubblicato da Alessandro Violante il gennaio 28, 2014
Sebbene non parliamo mai di vinili, oggi voglio cercare di creare curiosità circa un progetto tutto italiano che sta muovendo i suoi primi passi e che sta cominciando a farsi sentire. Succede a Milano, in Italia, che una cerchia di artisti si trovi a lavorare insieme, legati da una idea comune, quella di ridare forza ad un genere che sta conoscendo, seppur sempre nei meandri dell’undeground musicale, una nuova vita. Alcuni lo chiamano sbrigativamente minimal synth. Prendetelo come volete, è un ritorno che va di pari passo con il ripescaggio delle sonorità ottantiane prese in prestito anche dal genere witch house, seppur molto diverso. Le parole d’ordine qui sono synth analogici, atmosfere retrò, vocoder, pianure ambient, a tratti danceable, indipendentemente da tutto un lavoro interessante che potrebbe essere il primo di una lunga serie di passi verso il risveglio di una certa coscienza musicale alternativa sul suolo milanese e, perchè no, italiano e non solo, tanto è l’interesse che a livello europeo il genere sta tornando a manifestare. E così i sei brani qui contenuti sono a tratti così diversi e, allo stesso tempo, legati dal filo rosso della ri-scoperta sonora, artistica in senso allargato. Così dalla ritmica perforante e soave del progetto AU+ passando per i beat incalzanti di Plovdiv, per i vocoder e le ritmiche così debitrici della vecchia scuola degli anni ’70 (in una ottica ottantiana) di Toblerorchestra, per l’ambient sinistra di Words and actions, progetto avente già una sua storia, per i suoni caratterizzati da un minimalismo intelligente di MM2, uno dei brani più ispirati del lavoro, cavalcata strumentale arricchita di suoni electro sci-fi in un’atmosfera che sa di space electro anni ’70 , tra il Lost world e il 2001 di Kubrick, per concludere con la lunga cavalcata ossessiva e pulsante di MarryMe2night, che trova la sua maggiore forza nella carica retrò, quasi fisica, dei suoi suoni.
Un viaggio indietro nel tempo? Non necessariamente. Questo lavoro non ha l’unico scopo di mostrare l’efficacia di determinati suoni e di determinate epoche ma quello di riprendere il discorso e di continuare a costruire qualcosa di ancora indefinito ma di cui oggi la cima non sembra più così lontana.
Label: Minimal trend records
Voto: 8