L’Apparizione di Helena Markos. Intervista a Mater Suspiria Vision.

Pubblicato da Fabrizio Ferrero il maggio 23, 2016

mater-suspiria-vision-interviewLa witch house è morta? La risposta é sì, se consideriamo il fenomeno come hipsterismo, momento in cui la scena ha lasciato intravedere un’ombra di sé overground. Sempre che si possa parlare di scena.

Essa è vivissima, produttiva, stakanovista nel luogo dove si trova più a suo agio, ossia nell’underground. Se avviciniamo un ascoltatore attento e consapevole, oltre che curioso, e citiamo il fenomeno, l’accostamento sarà immediato: Mater Suspiria Vision, quasi un sinonimo.

Progetto attivo dal 2010, estremamente prolifico musicalmente e, grazie a Cosmotropia de Xam, anche cinematograficamente attraverso la bottega piena di storte e alambicchi di Phantasma Disques.

Hanno accettato di essere intervistati. Al buio. Nella grotta di un alchimista.

La prima cosa che mi viene in mente pensando ai MSV è uno strano animale rinascimentale ipercreativo  e iperproduttivo. Cinema, musica, graphic design, “magick” sembrano provenire da una bottega fiorentina del ‘500 incapsulata negli anni’10 del XXI secolo. Vi riconoscete in questa descrizione? La trovate calzante?

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Seduction of the Armageddon Witches.

Gli anni ’10 in futuro saranno considerati come “L’età dell’Influenzamento” (ne ha parlato Ted Rubin, Social Marketing Strategist, Keynote Speaker e Brand Evangelist newyorchese. Ndr), termine coniato dal ‘magick’ dell’Internet e dalle sue reti sociali. Per cui, sì, ci vedo un parallelismo.

Cosa c’era prima del ‘buio’, prima di Mater Suspiria Vision, prima della witch house? Avete sempre fatto parte della scena elettronica e del démi monde artistico e cinefilo?

Prima del buio c’era la luce della nascita. La rinascita e i fili che collegano la luce prodotta dal fuoco con la Terra condannata. La Terra si è divisa in due parti: I media e le persone. I media imperano.

Zulawski e Lynch, Argento, Bava e Cronenberg, Jesus Franco e Gaspar Noe (in particolare il Noe di Enter the Void); quanto influenzano le vostre scintille creative e la vostra vita quotidiana questi artisti? Di solito mi piace dire che un film non è mai solo un film: ad esempio, dopo aver visto Crash mi risultava difficile guidare.

Se crei cinema anche la tua vita quotidiana sarà un film. Vedi tutto attraverso il filtro di occhiali cinematografici. Ovviamente esiste un ‘catalogo di idoli’ che ti influenza.

Abbiamo affrontato il discorso del cinema e della musica. Quali sono i pittori, i designer, gli scultori che sono capaci di andare dritti al vostro profondo?

Shivabel e Theo: come è avvenuto il vostro avvicinamento a Cosmotropia e Aura? Eravate intimiditi dal mistero e dall’oscurità che circonda Mater Suspiria Vision?

Shivabel: in effetti non abbiamo mai avuto il piacere di conoscere Aura; il lavoro che Cosmotropia de Xam porta avanti con lei ha poco a che fare con il nostro. L’unico elemento comune è che lavoriamo con lo stesso regista.

Theo: potremmo dire che noi siamo la ‘sede’ italiana e il team di produzione di Cosmotropia de Xam. In tutti i film girati in Italia (luogo in cui Cosmotropia viene sempre  con gran piacere, data l’influenza significativa sui suoi lavori) abbiamo collaborato a tutto campo: dalla pre-produzione alla post–produzione, ma arriva sempre da solo per cui, sfortunatamente, non conosciamo i suoi collaboratori all’estero.

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Shivabel Coeurnoir

Shivabel: riguardo il progetto Mater Suspiria Vision, né io né Theo siamo stati intimoriti dall’alone di mistero e ‘oscurità’, dato che tutto è davvero iniziato da quell’aspetto, dalla collaborazione con Mater Suspiria Vision. I progetti di Cosmotropia de Xam sono arrivati dopo.

Shivabel, sei tu la più orientata verso le tematiche dell’esoterismo, oppure l’interesse e/o pratica è una cosa condivisa? Ciò deriva dalla tua frequentazione appassionata della cultura industriale? Psychic TV, Coil, Throbbing Gristle, giusto per nominare alcuni progetti.

Shivabel: no, non direi che sono la più portata nei confronti di queste tematiche, il magico e l’esoterico. Tutti noi lo siamo a nostro modo e nel mio caso è sempre stato così. Ho sempre coltivato questi interessi anche prima di avere qualsiasi legame con la scena industriale.

Mater Suspiria Vision sono tutti riuniti in salotto con buon vino in quantità, o qualsiasi altra sostanza. Che libro avete sulle gambe?

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Delirium cita Cronenberg

Saga de Xam di Nicolas Devil e un sacco di roba di Crepax.

L’ironia è importante nel vostro lavoro? E’ impalpabile e strisciante, oppure è colpa dell’intervistatore, il quale tende cronicamente a vedere il lato ironico delle cose?

Cos’è l’ironia?

Vi sentite parte oppure estremamente distaccati da quella che può essere definita una banale contemporaneità? Partecipazione o adattamento?

Cosmotropia de Xam: •æ±

Discografia

Filmografia (completa?)