Pubblicato da Alessandro Violante il giugno 6, 2015
Non c’è titolo più azzeccato di Vari chromo per il nuovo album del musicista italiano Lorenzo Montanà, dedito ad una IDM vellutata e pulita, ispirata dalla variante inglese del genere, quella identificabile con quanto fatto dalla Warp records. L’IDM, specie in questa incarnazione, è l’ideale banco di prova per mettere in scena una vastissima varietà cromatica, sia dal punto di vista sonoro che ritmico.
Terza ed ultima parte di una trilogia, il musicista costruisce complesse e arzigogolate trame elettroniche di pregiata fattura, in cui largo spazio viene lasciato al senso di straniamento generato dall’astrazione dei brani.
Più che costruire serrate trame ritmiche, il musicista scatta dieci fotografie che mostrano dieci tappe di un viaggio particolarmente legato a certa ambient esperienziale in cui la musica elettronica, come è prerogativa del genere, racconta sè stessa, in una sorta di freddezza sonora che è tipica di certa musica definita da cameretta in cui ben poco traspare dell’artista, a favore di una ricercata analisi sul suono. I panorami sintetici hanno molto di quanto fatto negli anni ’90 dagli artisti inglesi e prendono le distanze dalla fisicità dell’altro lato della musica elettronica, quello più influenzato dai filoni rock.
Nonostante le contaminazioni e il background sempre messi bene in mostra, un gusto tutto italiano per la melodia di stampo pianistico e per i pattern delicati emerge chiaramente in ciascun brano: un esempio su tutti è l’opener Siberia che, a dispetto del nome che evoca panorami gelidi, utilizza complesse armonie tutt’altro che nordiche. Completa il quadro la trama electro dipinta col guanto di velluto di SpOOt e l’incedere lento e volutamente sgraziato di Tek kyah, un brano che recupera, seppur in forma sintetizzata, echi di culture lontane dalla nostra, senza per questo mostrarne il loro carattere primordiale.
Gli ultimi brani sono maggiormente di ispirazione ambient, e tendono a creare sconfinate visioni sintetiche piuttosto che ritmiche intelligenti e coinvolgenti, sempre in bilico tra indotte esperienze extrasensoriali e ricerca delle infinite possibilità offerte dalla gamma cromatica del suono elettronico. Un lavoro che non delude le aspettative e che mostra un artista ben inserito nel suo genere, capace di mostrare tratti caratteristici del suo Paese e di mettersi in gioco nel panorama internazionale.
Label: Psychonavigation records
Voto: 7