Pubblicato da Alessandro Violante il luglio 20, 2014
Il nuovo capitolo dell’artista tedesca Nina Helbling uscito pochi giorni fa per la Raumklang music dell’istrionico Dirk Geiger riassume lo stato dell’arte del genere noto come powernoise, qui aperto a navigazioni tra i lidi delle ultime frontiere della musica elettronica e stabilisce un ponte tra il ritmo della macchina e quello umano. Il suono delle percussioni tribali conferisce ai dieci brani (più remix) un’aura di misticismo e di autoriflessione sulle dinamiche del mondo moderno e, più in generale, sullo stato dell’individuo. Le influenze sono tante: la techno di Vision, l’hardcore industriale della titletrack, il post-dubstep, se mi si passa il termine, di Na gore kolchoz, e la presa in prestito dei suoni legati alla prima età industriale sono i versi di un dado caleidoscopico che tengono sempre alta l’attenzione di un ascoltatore alla ricerca di nuove chiavi di interpretazione del rumore ritmico. Dieci brani (più remix) ben realizzati e con un’anima. Un’anima meccanica? Non solo. Un ponte tra diverse culture e diversi mondi, senz’altro.
Voto: 7
Label: Raumklang music