Do you sympathize with synth? #1 Intervista ai Galatée

Pubblicato da Anita Neukirch il ottobre 5, 2015

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Inauguriamo la nuova serie di interviste Do you sympathize with synth? con l’intervista ai Galatée. Il primo appuntamento con questa nuova serie è Comprendi la musica “ambient synth” e quella “dream pop”?

1) Ciao, amanti della musica Minimal! Un giorno stavo guadando attraverso la nebbia dell’universo sonoro chiamato Soundcloud… improvvisamente, rimasi piacevolmente stregata dall’universo sonoro dei Galatée – la simbiosi synth pop di Yana Semour (testi, voce) e di Dmitry Gruber (synth). Questo duo produce musica influenzata dagli anni ’80, facendo ricorso a strumentazione analogica. Cominciamo con un approccio old school: Cosa vi ha motivato nel creare il vostro duo, i Galatée?

Dmitry Gruber: E’ semplicemente accaduto. Non avevamo uno scopo. Semplicemente, un giorno abbiamo cominciato a registrare e abbiamo dato un nome a quanto fatto. Abbiamo la sensazione che non ci fosse motivo per cui non fosse dovuto accadere. C’è qualcosa che è sempre stata qui con noi, e un giorno venne il momento in cui dare una forma a quel qualcosa.

2) Quando hai avuto il primo contatto con la musica e cosa ti ha incoraggiato nella creazione di musica catalogabile come “dream pop” e “ambient synth”?

Dmitry Gruber: Non sono certo che ci sia una storia particolarmente interessante. La mia famiglia non è avvezza alla musica e non ho una particolare educazione (alla musica). Quando ero bambino, mi piaceva giocare con un registratore, ma è comune per un bambino, non è così?

Per quanto riguarda le categorie “dream pop” e “ambient synth”, tutto è venuto fuori, in qualche maniera, automaticamente. Avevo semplicemente ascoltato questa musica una volta e mi era piaciuta. Mi piace questo tipo di musica perchè rappresenta al meglio quello che è il mio mondo interiore. Sai che qualcuno disse che “le drum-machines non hanno un’anima”, ma, per come la vedo io, il suono di chitarra sempre uguale che accomuna tante band, tantissime cover-bands, “rocker” da bar, etc. è molto meno sincero. E’ disastroso. Non sono orgoglioso di ascoltare musica e non ne so pressochè molto dei generi musicali, infatti non mi piace gran parte della musica , nè vecchia, nè nuova.

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3) Assolutamente. Poichè sono una fan del minimal synth, posso dirti che il tutto può suonare in maniera molto organico, anche se è musica creata tramite “macchine”. Suppongo che tu possa dire che laddove c’è ritmo, c’è vita, infatti è una questione di gusti, come sempre. Il nome Galatée proviene dalla mitologia Greca, ed è una creatura ninfomane. Siete interessati a tematiche esoteriche?

Yana Semour: Non so perchè l’hai definita in questo modo. E’ semplicemente una statua molto bella, che fu sposata con colui al quale diede i figli.

Dmitry Gruber: Ad essere onesto, non ne so molto a proposito di questa interpretazione dell’immagine di Galatée, ma Yana ne ha parlato e, per quanto riguarda l’esoterismo, beh, non se ne dovrebbe parlare. Diciamo soltanto che sono molto bravo in alcune cose.

4) Ops, scusate, ho commesso un errore! Stavo cercando un aggettivo che caratterizzasse una ninfa, una creatura di minore ruolo rispetto ad una divinità (nella mitologia Greca). Quando chiedevo a proposito dell’esoterismo, chiedevo se foste interessati alla storia della cultura antica. Ad ogni modo, meglio passare alla prossima domanda dopo aver conferito all’immagine dei Galatée una natura leggermente sessuale. Quali esperienze, situazioni ed emozioni vi ispirano maggiormente nella creazione dell’atmosfera sognante presente nei vostri brani? 

Yana Semour: La bellezza incredibilmente affettuosa, la magia che può essere compiuta, l’amore assoluto per tutto quello che c’è attorno e la presenza di un’anima negli oggetti. Per noi, sono tutti cancelli che portano verso un mondo diverso in cui tutto può accadere, in cui tutto quello che pensammo, pensiamo e sogniamo è reale. Ci sono i momenti più brutti e quelli eccitanti, gli straordinari sentieri in cui cammino. In pochi istanti ci siamo solo io ed il mondo.

5) Poetico. Le prime cose che colpiscono la mia mente sono alcune righe del “Faust” di Goethe. Il paragrafo in cui Faust desidera sentirsi vivo. Lo so, sto ricorrendo ad un importante esempio della letteratura, eh eh. Lui vuole sentire – non importa quali tipi di emozioni si aspetterà. Ci sono emozioni che ci ispirano maggiormente e che ci danno una certa ambizione nel momento dell’atto creativo.   

Dmitry Gruber: Non mi sono mai fatto domande circa l’ispirazione. Sono sicuro che non esista. E’ solo una scusa alla quale ricorrono le persone pigre e quelle che forse non dovrebbero fare quel che fanno. Tutti i nostri brani sono semplicemente frutto di ciò che facciamo nella vita reale. I nostri strumenti sono i sogni, il vino, i ricordi ed una infinita ironia. Non posso affermare esattamente in quale momento l’ispirazione possa apparire. Abbiamo creato o trovato il nostro mondo testuale e trasmettiamo alcune cose – diamo loro una Forma! Spesso mi rendo conto di alcune emozioni al termine della registrazione, quando abbandono lo stato di intossicazione mistica, senza rendermene conto. A volte sento come se tutto accadesse al contrario, come una cassetta che si riavvolge.

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6) Mi piace il modo in cui voi due descrivete i vostri sentimenti. Un artista che crea musica “dream pop” con suoni di drum machine basati sugli anni ’80 di cui la maggior parte dei brani è condita di ironia è John Maus e, in particolare, i suoi brani Street light, Head for the country e Keep pushing on. Adoro questi brani, provateli. Comunque, chiunque abbia già ascoltato quel che è presente nel vostro profilo SoundCloud sa che avete caricato molti brani. Parlateci del vostro enorme processo creativo e fateci capire meglio come create i vostri brani. 

Yana Semour: Quando qualunque testo diventa parte di un sistema o di un universo – non è così difficile come sembra quando vivi lì e vedi tutto com’è – non attraverso la lente o il tunnel o il blue screen. E’ veramente semplice da dire quello che conosci e quello che senti. Ho sempre qualcosa da dirti a proposito dei posti che non conosci. Il lavoro collaborativo con Gruber mi rende felice, perchè lui sa quello che voglio e quello che voglio dire. E’ fantastico e magico quando qualcuno ti comprende così bene.

7) Ti ammiro per aver trovato questa persona. E’ semplicemente bellissimo condividere sentimenti e trasferirli in musica, e in questo risiede la vera magia! Ad ogni modo, ti nomino un altro progetto musicale: Nouvelle Phenomenon ed i brani Au fond de mon Coeur e Cruel game. Questi brani tendono a suonare in modo un po’ kitsch di ispirazione 80’s romantic, ma con un buon mood malinconico.     

Dmitry Gruber: Grazie, li proverò sicuramente. Per quanto riguarda il nostro processo creativo, posso soltanto dire questo: “Se ami il boogie, lo balli tutti i giorni”, eh eh! Ma, seriamente, non mi considero un musicista. Mi vedo come un produttore cinematografico e di vino. Questo mi aiuta ad ignorare molte crisi e difficoltà che affliggono tutti i musicisti. Loro non mi piacciono, pensano troppo a quello che deve accadere loro. Assolutamente non comprendo come qualcuno possa registrare un album per sei mesi o per un anno, per me non ha senso – una perdita di tempo prezioso! Io non ho scopi, piani o altre illusioni concernenti il risultato. So soltanto cosa faccio, e non provo ad interferire con me stesso.

Non ci siamo mai messi d’accordo in anticipo con Yana a proposito di quello che sarebbe stato il risultato. Entrambi sappiamo come il tutto dovrebbe accadere, ma cerchiamo di non guardare al futuro in termini di tempo. Più di questo, non scrivo o non creo mai bozze al di fuori dello studio. Ora ci sono vari mezzi che ci permettono di creare e salvare bozze ovunque ci si trovi, ma siamo alquanto annoiati da questo approccio. Non voglio nemmeno ascoltare roba del genere. Registrare assomiglia ad un rituale. Ho aspettato l’imbrunire e quello che deve accadere accadrà. Se tutto viene preparato correttamente, tutto andrà bene.

Per quanto riguarda la prima registrazione…la prima è sempre la prima, e l’errore tecnico non si presenta. Attualmente, il mio studio non sembra tale, è più qualcosa a metà tra una stanza ed un bar confortevole. Ci sono solo pochi strumenti musicali. Onestamente, li abbiamo cambiati molto frequentemente, e non è una “ricerca creativa”, accade perchè amo rompere l’attrezzatura. Se la registrazione è un rituale, ci sarà spazio per un mistero, e io non voglio lasciare tracce extra. E’ qualcosa di simile ad una regola non detta.

Non ho mai capito tutti quei musicisti che amano così tanto i loro strumenti – è solo un oggetto. Chi ha bisogno di questi divertenti affetti? Incidentalmente, ricordo una storia che accadde lo scorso Natale. Vidi che mia sorella minore era abbastanza triste, quindi andai da lei e le dissi: “Hai mai distrutto una chitarra?” e lei disse “No”, e le dissi “Ma avresti mai voluto provarci?”, e lei rispose “Certo!”, quindi le diedi il permesso di prendere una delle mie due chitarre per poi spaccarla. Quando ruppe l’ultima, la guardai in faccia e, lo sai, non l’ho mai vista così felice. Capisci cosa intendo?

8) Sì, penso di sì. Di solito, la maggior parte delle persone è attaccata alle cose, e non è facile per loro liberarsene, ma per quanto riguarda me, penso che non sia un loro errore, è prima di tutto un errore della società, che supporta la ben nota attitudine materialista. Deve essere sembrata una performance in stile The Who all’interno delle mura circostanti! Ad ogni modo, aggiornaci a proposito di quello che farai presto. Pensi di condividere la tua musica con gli altri oppure di suonare live? C’è qualche tour in preparazione o qualche gig che hai già annunciato?

Dmitry Gruber: Come Jim Morrison cantò: “Il Futuro è incerto e la fine è sempre vicina.” Non abbiamo piani certi. Ameremmo fare concerti ma non possiamo giungere ad un accordo con alcuni organizzatori. Non pensiamo che sarebbe appropriato fare live performances o partecipare a festival. Non sarebbe quello che vogliamo fare. Un concerto dei Galatée deve essere accompagnato da una tranquilla e abbondante bevuta di vino, da tavoli con cibo saporito, e forse anche da un po’ di conversazione sincera e stordita (dall’alcool) sullo sfondo. Sembra piuttosto una scena ambientata in un ristorante che nei parties all’interno di un club, è difficile da spiegare. Con nostro dispiacere, non abbiamo video dei nostri concerti perchè gli operatori si ubriacano ogni volta e dimenticano le loro responsabilità. Sarebbe più semplice fotografare “cosa sono i Galatée”. Inoltre, sarebbe carino trovare un manager. Non siamo persone molto amichevoli, e forse questa è la ragione per cui questo non è ancora accaduto.

9) Buona idea! Un giorno vorrei vedere un video promozionale. Questo, se voi ragazzi lo ritenete come lo ritengo io, si sposa bene con la vostra attitudine verso la pubblicazione della musica. Come ultima cosa, ma non in termini di importanza, la community di Flux Webzine è molto interessata nel conoscere quali sintetizzatori e quali drum machines utilizzate e quali impostazioni ed effetti prediligete.  

Dmitry Gruber: Puoi aver fatto caso al fatto che non pubblico mai foto della mia strumentazione o cose simili. Non fraintendermi, uso molti strumenti ma odio davvero farne oggetto di culto tramite qualsiasi mezzo. Utilizzare qualcosa non rende migliori te e la tua musica. Menzionare prodotti dà profitto solo a chi li produce e a chi li rivende. Questo è sempre connesso col marketing, con il commercio e con trucchi di business, ma mai con la creazione musicale. Quando qualcuno mi chiede un consiglio su quale sintetizzatore sia meglio acquistare, non so cosa dire.

I sintetizzatori retro sono arcaici, quelli moderni sono basati su tecnologie vecchie di vent’anni (sì, lo so, gli esperti vorrebbero dibatterne) e semplicemente non hanno prezzo; l’attrezzatura costosa ha un prezzo maggiore di quello che dovrebbe avere, quella low cost fa schifo. Altrimenti, c’è qualcosa di veramente nuovo e meraviglioso? Odio questi trend moderni circa “l’infinito ritorno del classico”, inutili discorsi e bugie circa “il ritorno verso l’analogico”. Giocattoli di piccole dimensioni chiamati “sintetizzatori” sono terribili. Cosa è meglio comprare? Una bottiglia di vino, eh eh.

Ad essere onesto, amo poche cose per quanto riguarda la strumentazione. Può sembrare una sorta di pubblicità, ma non importa. Non sono un grande fan della musica chitarristica, ma se la suono, uso chitarre Rickenbacker, ne hanno create di ottime. Se hai una Rickenbacker, non avrai problemi col tuo suono, e non sto parlando del fatto di avere solo chitarre elettriche a sei corde. Non mi piace il basso, ma amo quello della Rickenbacker, il 400, il miglior basso. Ovviamente, do l’impressione di non amare i sintetizzatori, questo in qualche modo è vero. Spesso vorrei distruggerli, ma ce n’è uno che è veramente buono: l’Alesis Andromeda A6. Se ti puoi permettere questo oggetto lussuoso, significa che avrai qualcosa che ha tutto al posto giusto, questo per quanto riguarda i sintetizzatori…

…Per quanto riguarda le drum machines: mi piacciono i suoni tipici degli anni ’80, e non è un segreto. Non posso dire che ci sia qualcosa che sia migliore di tutto il resto, tutte le famose drum machines degli anni ’80 sono perfette, e il mio effetto preferito è il riverbero. Tutti sanno che tutti i suoni sono migliori con il riverbero, e inoltre devo dire qualcosa a proposito del compressore. Fammi pensare… qual è la forza più potente dell’universo? L’amore? No! Il compressore! Fai attenzione quando lo usi, eh eh!

Grazie ragazzi per questa intervista e specialmente per averla resa divertente! E’ stato veramente bello conoscere un duo appassionato come voi! Vi auguro tutto il meglio, di creare più musica e il meglio per la vostra professione, così come per la produzione del vino! Saluti per il futuro!