Pubblicato da Alessandro Violante il aprile 9, 2015
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Testo originale di Yannie Znayew
Quando si parla di vita urbana in Canada, si parla di Edmonton come di una città fredda e isolata. Con meno di mezzo milione di persone, lontana trecento chilometri dalla metropoli più vicina, la sua densità impallidisce di fronte al panorama rustico che la circonda, una prateria desertica ricoperta di neve per più di metà dell’anno e con temperature che possono abbassarsi fino a -40° C. Recentemente, un paio di volte, la superficie di Marte è stata più calda di quella di Edmonton.
Nonostante questo, la città vanta anche una orchestra sinfonica di prima categoria, molte gallerie d’arte, una fiorente comunità artistica e musicale e un calendario pieno di festival, lungo tutto l’anno. Ospita anche una piccola ma dedicata scena elettronica e sperimentale, composta da performer che vogliono essere ascoltati, non solo in una città svezzata con musica country e rock classico, ma al di fuori dei confini canadesi.
E’ qui che si terrà un progetto chiamato Earth vs. E-town. Viene organizzato al Bohemia – un piccolo club disposto a est del centro cittadino – martedì 5 maggio. Earth vs. E-town presenta i performer di Edmonton, i quali faranno improvvisazione live con i lavori di performer internazionali, molti dei quali hanno composto i loro lavori proprio per l’evento.
Tutti e cinque i non-canadesi hanno risposto avidamente alla chiamata per poter fare ascoltare i loro lavori durante l’evento, anche se Edmonton difficilmente ha la medesima popolarità di centri nord-americani come New York, Los Angeles o anche Toronto, la più grande città del Canada. Per quanto li riguarda, la dimensione della città e la geografia non figurano tra i loro problemi.
“Come residente da lungo tempo di Leytonstone nella parte nord est di Londra, essendo nato e avendo vissuto qui 20-21 anni, mi sono sempre sentito come se avessi vissuto in una comunità affiatata relativamente piccola”, dice James Shearman, vivente nel Regno Unito, il cui alias è A Raja’s Mesh Men, il cui lavoro sarà accompagnato da un trio noise di Edmonton, i Motonogo.
“E’ forse questa parentela con questa piccola comunità che, non solo mi spinge a lavorare con artisti provenienti da posti oscuri attorno al mondo, ma che rimuove molto del segno sociale e delle domande riguardanti la rilevanza culturale, il che può preoccupare alcuni”.
“Il suono sta viaggiando nell’aria”, aggiunge il compositore olandese Belch Kitchen, che lavora in tandem con lo sviluppatore software Abram Hindle, i quali operano come Skrunt Skrunt. “Mi piace trovare suoni e parole provenienti da tutto il mondo. Sono le mie fonti di ricerca e di ispirazione. Il numero delle persone non è importante per me. Quindici anni fa suonavo in piccole città nel sud della Germania. Affascinante!”.
In maniera simile, i performer di Edmonton non si sentono tesi nel momento in cui vengono affiancati da performer attivi fuori dal Canada. Piuttosto, sono curiosi di vedere come i loro talenti possano adattarsi al mix di suoni che le realtà internazionali stanno portando lì.
“Sono molto più interessato all’audio programming piuttosto che al video programming, e così sono già al di fuori della mia zona comfort“, dice Hindle, che trovò la composizione di Belch Kitchen così densa di livelli diversi che si impuntò aggiungendo i suoi suoni, optando per un approccio più visuale. “E’ possibile percepire la pressione del non voler deludere l’altro artista ma anche gli spettatori”.
“Mi sento così vivacizzato se penso al concept dietro questa performance“, aggiunge Dale Ladouceur, che viene riconosciuto come uno dei più grandi musicisti di chapman stick, secondo stick.com. “Cerco di posizionarmi in quelle tipologie di situazioni in cui non conosci le persone con cui stai lavorando e non sai cosa succederà”.
Ladouceur, che suonerà la musica dell’artista-musicista francese Nobodisoundz live insieme al musicista di theremin John Armstrong, spera di sorprendere, tramite quello che materializzerà sul palco, non solo gli spettatori, ma anche lui stesso. “In queste situazioni si materializza troppa magia creativa e potente, che non si può ignorare. C’è e lavora finchè hai gli occhi e il cuore aperti”.
Per questo show, Nobodisoundz è eccitato sopra le aspettative che lo circondano. “Penso che creare questo evento che connette musicisti canadesi e europei sia una buona idea”, dice. “Forse nasceranno alcuni nuovi progetti, verranno prodotte nuove direzioni”.
Solo il clarinettista Don Ross (di Edmonton) e il compositore giapponese Tamayurakurage hanno lavorato insieme in precedenza in occasione di una piece chiamata Dobbiamo prevenire il collasso del mondo, una piece contro il nucleare, che include disturbanti immagini di Hiroshima. Un errore tecnico ha fatto sì che non fossero riusciti ad orchestrarlo nella sua interezza in un concerto svoltosi a gennaio a Edmonton, e così Ross spera che gli spettatori lo vedano nella sua interezza alla presentazione di Earth vs. E-Town.
“Tamayurakurage crea lussureggianti tessiture elettroniche, caratterizzate da accenti spacey, e questo mood mi fa sentire come se potessi lanciare al loro interno me e il mio clarinetto, cavalcare le diverse correnti e le onde senza alcun tipo di dubbio o di apprensione”, dice Ross. “La bellezza del territorio, man mano che si va avanti, ti assorbe troppo per farti prendere da pensieri relativi alla performance che stai mettendo in scena”.
“Don Ross è un grande musicista”, aggiunge Tamayurakurage. “La musica pop e la sottocultura non hanno particolari confini. Possiamo condividere l’arte oltre gli stati e le razze”.
Mentre Edmonton può finire sotto il radar della musica globale, alcune realtà riconoscono pienamente che il Canada non può essere escluso dal ruolo di player importante nella musica che sfida i confini dei generi.
“Quando penso al rapporto tra il Canada e la mia sperimentazione, penso ai musicisti sperimentali Aidan Baker e Leah Buckareff, che insieme sono noti come il duo doomgaze Nadja“, dice Shearman. Il loro ruolo è stato primario quando ho creato uno dei miei progetti solisti, nel momento in cui ho esplorato la tavolozza del suono dei droni di chitarra, ricerca collegata alla definizione di un ponte tra musica drone e doom metal e, successivamente, tra generi più distanti.”
Un altro artista ha trovato divertente la prospettiva di avere una composizione suonata in un piccolo club al centro di una remota e raggelata località.
“Tutto quello che so di Edmonton è che è una piccola e fredda città, dai colori simili a quelli del ghiaccio, come l’argento, il blu e il bianco”, ha detto l’italiana Alessandra Zerbinati, nota come Lametàfisica (il cui lavoro verrà interpretato dall’artista di performance art Trixie Moon), ai giornalisti di Vue Weekly. “Non sapevo che avessero una scena musicale sperimentale, ma penso che abbiano buoni posti in cui comprare sigarette, gelati e guanti”.