Pubblicato da Alessandro Violante il marzo 10, 2014
Who’s behind the mask? Ce lo siamo chiesti anche noi. Girando sulla rete abbiamo scoperto poche informazioni su questa realtà così particolare…le uniche cose certe erano due: esce il 28 febbraio e viene rilasciato sotto la label Basic unit productions di Daniel Myer alias Haujobb, una delle più importanti punte di diamante della storia del genere electro industrial degli anni ’90 (senza dimenticare i suoi lavori attuali). Grothe, questo è il nome dell’uomo che si cela dietro il progetto Blac kolor, è un esploratore della materia power/electro industrial che qui fonde perfettamente i due generi in undici brani che spesso sconfinano nella techno più dritta e secca. Suoni e ritmiche minimali immergono in grigi territori in cui a nessuna sorta di melodia viene concessa l’entrata. Intransigenza monocromatica e le ritmiche spaccaossa sono quello che potrete aspettarvi da un lavoro duro e puro, che piacerà in particolar modo ai puristi del genere. Lo scopo è quello di dimostrare, come dice il titolo dell’album, l’ampiezza del rumore, ovvero fin dove la sua analisi si possa svolgere e fin dove questo, musicalmente, possa portare. Sembra un ottimo inizio…è lecito aspettarsi un futuro altrettanto…radioso? Non è la parola adatta. Buon ascolto.
Label: Basic unit productions
Voto: 7,5