Electro Aggression Records – Intervista a Nader Moumneh / Il Grande Padre della Vecchia Scuola Elettronica

Pubblicato da Alessandro Violante il aprile 16, 2013

logo_earOggi mi trovo a parlare con il fondatore della Electro aggression records, Nader Moumneh a.k.a Il Grande Padre della Vecchia Scuola Elettronica, il cui ruolo all’interno della musica industriale è quello di portare alla luce lavori electro industrial / dark electro di act più o meno conosciuti, storici o recenti. Recentemente, nel mese di marzo, la sua label ha prodotto tre lavori molto interessanti. Parliamone direttamente con lui.

Ciao Nader, racconta brevemente la storia di Electro aggression records dalla scissione con la Vendetta in poi, e i motivi per cui questo si è verificato.

Ciao Alessandro! Grazie per l’intervista. Ho sempre cercato di usare la mia estesa conoscenza della musica electro-industrial (seguo la scena dai primi anni ‘80) per un giusto scopo. Tra il 1996 e il 2004 ho condotto interviste davvero molto interessanti con i miei artisti electro-industrial preferiti (inserite nel vecchio sito della Vendetta music) e intorno al 2003-2004 sono diventato crescentemente disincantato nei confronti della caustica dose dei “riempipista da discoteca” generici e riciclati (futurepop & hellectro) e per questo motivo volli fare qualcosa. Nel frattempo Dave, proprietario della Vendetta music e mio ottimo amico, cercammo di creare una label e così decidemmo di lavorare insieme. La prima compilation di questa label, il disco “In Sedens” (2CD, 2006) di Grandchaos presentò una line-up appetitosa di acts classici di electro-industrial e di nuove band di matrice old school. Pensandoci su questo fu un precursore all’ “Old school electrology box 4CD set” che venne realizzato cinque anni più tardi. Dopo “In sedens”, EAR/Vendetta pubblicarono quattro lavori, ovvero “Inner wars” dei Last influence on brain, “Acerbity torrent” dei K.I.F.O.T.H., “Methods to madness” di Brain leisure del 2009 e “The ethane asylum” di Object.

Nella primavera del 2008 arrivai alla conclusione che l’elettronica old school è molto più popolare in Europa. Qualche mese più tardi la Electro aggression records e la Vendetta music sciolsero il loro rapporto amichevolmente. Nel 2011 la Electro aggression records (EAR) tornò con il lavoro acclamato dalla critica “Old school electrology 4CD box set”. La compilation rappresenta il culmine di cinque anni di duro lavoro, e il resto, come si dice, è storia.

Qual è il tuo concetto di musica industriale? Cosa rappresenta la EAR all’interno del mercato e da cosa nasce il tuo interesse verso l’old school electro?

La musica electro-industrial si è evoluta in modo tremendo lungo i quarant’anni passati. Io scoprii i Throbbing gristle, gli SPK, i Cabaret voltaire, gli Einsturzende neubauten, i DAF, i Portion control etc… nei primi anni ’80 e rimasi ancorato al loro sound unico! Come crebbi, aumentò il mio apprezzamento per la musica elettronica musicalmente più complessa ma fui molto affascinato anche dalla nascente scena EBM (Front 242, Nitzer ebb, Borghesia, A:grumh, The klinik, Vomito negro, Signal aout 42 per dirne alcuni). Nei tardi anni ’80 divenni un GRANDE fan degli Skinny puppy, dei Numb, dei Frontline assembly e poi degli yelworC, di Leather strip e di X marks the pedwalk. EAR sta cercando di far risorgere il sound dei tardi anni ’80 / primi ’90 e di portarlo ad un nuovo livello! Le releases acclamate dalla critica rappresentano una solida prova del fatto che il sound old school è vivo e prende a calci!

Quali sono i confini tra il suono electro industrial degli anni ’80-’90 e quello dark electro degli artisti della generazione della Celtic circle productions e Khazad-dûm? Qual è il rapporto tra le diverse forme e in che modo l’una è imparentata all’altra?

Come viene chiaramente menzionato nell’articolo della Old school electrology sulla storia dell’EBM e del dark electro, gli Skinny puppy hanno spianato la strada per acts di dark electro old school come X marks the pedwalk, Leather strip, yelworC, Placebo effect e Mentallo & the fixer. Lo stesso è avvenuto per la seconda generazione delle band EBM. Armageddon dildos, Brigade werther, DRP, Plastic noise experience etc sono stati pesantemente influenzati dai seminali acts belgi: Front 242, The klinik, Vomito negro e Signal aout 42.

Alla luce di questo che cosa è per te il dark electro? E perché le label promuovono artisti come, ad esempio, Aesthetic perfection e Hocico con lo stesso appellativo? C’è qualche legame?

Il dark electro non ha niente in comune con i “riempipista da discoteca” influenzati dalla trance che inondano la scena. Il modo migliore per rispondere alla tua domanda consiste nel citare la prima affermazione della mia mission (presa dalla bibbia dell’electro old school “Old school electrology vol.1 4CD box set, EAR001″): “Lungo la storia degli ultimi anni, molte label indipendenti hanno tentato in modo insidioso di riscrivere la storia della musica elettronica alternativa e di sviare l’opinione di una gioventù disinformata per propositi di marketing. Queste hanno identificato con le sigle dark electro e harsh EBM alcune strutture generiche e preprogrammate, camuffate da vocals infernali e indistinguibili e hanno tentato vanamente di capitalizzare sul passato glorioso per coprire le mancanze della musica “electro-industrial” di matrice trance”.

Il 7 marzo sono usciti tre nuovi lavori: Pyrroline, tEaR!doWn e Terminal state. Descrivi la loro musica al pubblico italiano che non li conosce e il modo in cui sei entrato in contatto con loro.

Ciascuna band che produce per EAR è unica, ma tutte loro sono catalogabili all’interno dell’ombrello dell’electro old school. I Pyrroline furono pesantemente influenzati dai Mentallo & the fixer, tEaR!doWn dagli Skinny puppy e i Terminal state dai Frontline assembly, ma essi hanno aggiunto nuove dimensioni ai loro lavori e hanno forgiato un sound riconoscibile.

Come puoi avere saputo, tutti e tre questi progetti vennero inseriti nell’Old school electrology vol.1 box set. Ho seguito da vicino i loro progressi durante gli anni e li ho lasciati lavorare a modo loro. Sono totalmente convinto di lasciare la massima libertà creativa e questo è il motivo per cui io lavoro unicamente con band che condividono la mia stessa visione della musica electro-industrial, ad esempio le band che fanno pura electro old school e per cui io fui coinvolto nella scelta di quali remix inserire.  EAR è una famiglia old school fortemente stretta e noi adoriamo lo spirito di squadra.

Mi sembra di capire che il box set Old school electrology vol. 1, rilasciato nel 2011, sia una release sulla quale punti ancora molto, come se fosse appena uscita. E’ una sorta di prontuario?

L’ Old school electrology vol.1 4CD box set, acclamato dalla critica, ha la funzione di progetto della Electro aggression records e rappresenta una guida storica per gli amanti della musica electro old school. E’ un progetto–mammuth grande cinque anni che non verrà MAI replicato. Il suo concept unico, il suo artwork, il suo booklet di 36 pagine meticolosamente assemblate, il suo packaging e una lineup da SOGNO sono semplicemente qualcosa di mai sentito. In poche parole è un must!

Come prima accennato nel 2011 è uscito il box, nel 2012 il nuovo disco di Andreas Malik a.k.a. Object, poi nel 2013 escono tre dischi lo stesso giorno. E’ senz’altro una parabola particolare, puoi spiegare ai lettori il perché? E’ stato tutto casuale?

Io impiego anni assemblando i miei prodotti. Ogni risultato della EAR è il prodotto di anni di sangue, lacrime e fatiche. Noi siamo veramente appassionati verso quello che facciamo e produciamo solo electro old school di ALTO LIVELLO. Aspettati altre novità EAR nei prossimi mesi di quest’anno!

Io, così come la maggior parte dei nostri lettori, sono italiano. Che rapporto hanno gli artisti che proponi con la dimensione live? Supporteresti un loro in tour in Italia?

La maggior parte delle band delle EAR sono progetti in studio perché è davvero difficile ricreare i complessi panorami sonori in versione live. Loro sono dei professionisti impegnati e non hanno tempo di condurre un tour regolare. Detto ciò, i Terminal state di recente hanno suonato in un concerto insieme a Leather strip e i Pyrroline lo hanno fatto insieme a Haujobb. Vedremo se il futuro permetterà un tour italiano. Sono in rapporto costante con Amedeo e la crew napoletana di Elektro kommando e cercheremo di organizzare un tour italiano per le nostre band.

Quali sono i prossimi obiettivi della label? Quali le release che dobbiamo aspettarci? Ed eventuali tour?

Lo scopo della Electro aggression records è di portare il classico sound electro old school ad un nuovo livello. Noi abbracciamo la tecnologia più recente rimanendo però fedeli alle radici della nostra vecchia scuola.

Ti ringrazio a nome mio e di tutti e ti faccio l’in bocca al lupo per il futuro della label! Dì qualcosa ai lettori del sito.

Ho apprezzato molto! Vorrei ringraziarvi tutti per aver speso il vostro tempo per leggere questa intervista. Provate le fantastiche releases e i mixtape della EAR su questi siti web: http://electroaggressionrecords.bandcamp.com, http://electroaggressionrecords.com