Apichatpong Weerasethakul – Primitive @ Hangar Bicocca

Pubblicato da Alessandro Violante il marzo 11, 2013

croppedimage480305-XXballoffireLa surrealtà di una esperienza visiva che riflette la condizione di un villaggio della Thailandia, della sua gente, del suo passato e del suo futuro. Un passato duro, che parla di lotte e che si esprime attraverso il linguaggio del comunismo. Una comunità che guarda con incertezza verso un futuro poco chiaro, ma speranzoso, una comunità che concepisce l’astronave come mezzo di elevazione, laddove l’elevazione nel cielo non simboleggia il passaggio verso un altro pianeta, verso un’altra realtà quanto quello verso un futuro sicuramente diverso, auspicato come tale. E così come la gente di Nabua anche il regista indipendente Apichatpong “Joe” Weerasethakul, attraverso la sua mostra monografica PRIMITIVE, in scena all’Hangar Biccoca di Milano, meglio di chiunque altro presenta la situazione e narra le storie di queste persone, i loro sogni e le loro paure lungo l’arco di nove video proiezioni e di un libro. Le idee sono tante, apparentemente slegate da un filo rosso che le interseca e che allo stesso tempo le separa, alcuni di questi lavori sono bozze per lungometraggi, altri fanno capo all’astronave come mezzo di cambiamento, altri ancora enfatizzano le ritmiche sociali scandite dalle lunghe sequenze, dalla ritualità, da una forte sacralità che si percepisce all’interno dello Shed, lo spazio preposto all’allestimento di questa mostra. Le metafore sono tante, molte delle quali incomprensibili per chi non possieda una forte cultura legata a quei popoli e a quelle dure storie di riscatto, di viaggio verso un futuro. Weerasethakul è colui che trama le fila del discorso, che despazializza e che ricontestualizza, che, anch’egli figlio della poetica duchampiana, la esprime non nella più originale delle soluzioni, artisticamente parlando, ma che riesce a far parlare di sè e a far riflettere sulla condizione di un popolo oppresso ma che sogna un futuro incerto. Incerto o no, il futuro è una luce bianca che rappresenta un nuovo mondo. Anche per loro. Dall’ 8 marzo al 28 aprile 2013.