Pubblicato da Alessandro Violante il luglio 14, 2014
E’ passato poco meno di un anno e Tony Young alias Autoclav 1.1 torna con il suo nono album, preciso nelle uscite, ogni 12 mesi, come un orologio svizzero. Come abbiamo forse già detto in altre occasioni, il suo miglior pregio è di variare costantemente le sue soluzioni stilistico-musicali. Qui il musicista inglese tira fuori dal cilindro il ritmo spezzato o breakbeat che dir si voglia e conferisce un maggior dinamismo e un minor ermetismo grazie all’ausilio di ritmiche talvolta più o meno vicine alla drum ‘n bass, il tutto ovviamente riletto alla maniera dell’artista. Dieci episodi in cui si alternano atmosfere glaciali-oscure a tirate d ‘n b sempre contraddistinte da atmosfere tra il sulfureo e l’etereo, complice anche la produzione leggermente ovattata e la presenza di talune voci femminili che aumentano questa sensazione. Oltre all’opener e alla traccia di chiusura, più ambient-oriented, le ritmiche ossessive si alternano ad episodi in cui il suono elettronico inglese dimostra tutta la sua peculiarità geografica, utilizzando velatamente e con ingegno ritmiche vagamente dubstep, un genere che, lo ricordiamo, lì trova le sue radici. Non un disco epocale ma un buon disco, onesto, di chi conosce alla perfezione la musica che produce. Un esempio di costanza e di qualità.
Label: WTII records
Voto: 7/2