Pubblicato da Alessandro Violante il novembre 17, 2013
Sarebbe scorretto parlare di questa creatura statunitense come dell’ennesimo act harsh, perchè non lo è. Che cosa lo differenzia dai tanti ctrl c / ctrl v che propongono un certo tipo di stile? Uno dei tratti stilistici che salta subito all’orecchio è l’attenzione e la varietà delle soluzioni stilistiche che rendono tutti i brani diversi tra loro e particolari, che spesso escono dallo stereotipo del 4/4 a stompare
e che lasciano aperte le strade al riplasmaggio della forma canzone all’interno di strutture drum ‘n bass, talvolta più soft e ambientali, integrando clean vocals e melodie degne di nota. Nonostante il qui presente sia il loro terzo disco negli ultimi tre anni, l’ultimo tassello di una trilogia (incentrata sul concetto di Vuoto) iniziata nel 2011 con Applied structure in a void e proseguita con The final electro solution, la vena creativa della band non si è affatto esaurita e non stanca l’ascoltatore, al contrario gli propone una visione alternativa dello stile, sempre comunque legato al songwriting dell’harsh. E’ possibile inventare ancora in questo stile? I Die sektor ci danno risposta affermativa, e questo non può che far bene ad una tipologia di sound che oggi appare un pò troppo stagnante. Onore e merito a questo act senz’altro interessante.
Label : Deathwatch Asia
Voto: 7 / 10